In questa Italia – non sappiamo nelle altre parti del mondo – le minacce della Corea del Nord sembra non interessino a nessuno. In Italia, al momento, abbiamo altro da pensare e da preoccuparci: l’attenzione è su Bersani e sulle sue difficoltà a formare un Governo del Paese. In realtà sono passate quasi inosservate pure le dimissioni del ministro degli Esteri Giulio Terzi rilasciate in Parlamento “in disaccordo con la decisione di rimandare i marò in India. Le riserve da me espresse – ha detto – non hanno prodotto alcun effetto e la decisione è stata un’altra. La mia voce è rimasta inascoltata”. L’indifferenza “globale”, è il caso di dirlo, sembra sovrastare tutto, in compenso fanno scalpore le parole del poeta-cantante-assessore regionale siciliano Battiato “Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E’ una cosa inaccettabile“, aggiungendo che sarebbe meglio che “aprissero un casino”…
Quella che dovrebbe essere una “notizia” da fare accapponare la pelle anche sui mass media (quelli nazionali, intendiamo) passa in terza o quarta fila: che le forze armate nordcoreane sono in “assetto da combattimento” avendo per obiettivo gli Stati Uniti è questione che all’Italia, tutto sommato, non riguarda. L’agenzia ufficiale nordcoreana Kcna ha fatto il suo dovere, l’informazione l’ha data: Le forze armate del Nord sono pronte a entrare in azione, mentre le unità di artiglieria con i razzi a lungo raggio sono pronte “al tiro”. Da questo momento, riporta la Kcna, “il Comando supremo dell’Esercito popolare di Corea è in posizione da combattimento così come le unità di artiglieria a lungo raggio, incluse quelle strategiche con i razzi a lungo raggio che hanno per obiettivo tutti i target nemici negli Usa, come le basi continentali, delle Hawaii e di Guam“.
Indubbiamente la preoccupazione negli Stati Uniti ci sarà per questa nuova minaccia e sicuramente gli USA sono pronti a qualsiasi evenienza. Un problema tutto-americano, dunque, perché allarmarsi in Italia? D’altra parte, chi, in questo momento, dovrebbe occuparsi di simili faccende?
Salvo Barbagallo
La storia si ripete! The forgotten war (la guerra dimenticata) 1950-1953 conflitto Koreano Americano Cinese 254.246 i caduti Americani è 200.000 feriti.